Cappella di San Ponzio

Info
Indirizzo
Castellar - Via San Ponzio, 1
Info e visite
Le chiavi si possono ritirare presso il Municipio di Castellar - via Maestra 35. Tel. 0175/211400 (aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle 12,30) oppure presso l’Osteria del Borgo - Via Maestra, 23 - Castellar. Tel. 340/5212883 (chiuso il martedì)

La cappella campestre di San Ponzio sorge alcune centinaia di metri fuori dall’abitato di Castellar, non lontano dalla strada che congiunge l’abitato alla strada provinciale 260 Saluzzo-Martiniana Po.

Ordinati frutteti impediscono dalla strada la vista dell’edificio, che si svela soltanto dopo aver percorso una breve via sterrata. Al centro di una sorta di radura compare la piccola cappella, che con la sua presenza antica e solitaria irradia un fascino del tutto particolare.

Le prime notizie dell’edificio risalgono al XIII secolo, anche se abbiamo alcune informazioni precedenti: l’area su cui sorge aveva funzione cimiteriale e faceva parte di un insediamento donato da Enrico di Brondello all’Abbazia di Staffarda nel 1138.

In origine la cappella era dedicata a San Sebastiano, a cui si riferiscono la maggior parte degli affreschi presenti all’interno, mentre la denominazione “San Ponzio” spettava alla chiesa posta nel centro del paese di Castellar, poi distrutta nel 1725 per lasciare il posto all’attuale Parrocchiale.

Dall’esterno è possibile intuire una parte dell’evoluzione dell’edificio: la parte più antica risulta essere l’abside, mentre è probabile che l’attuale portico sia quanto rimane di una seconda navata.

Il vero piccolo gioiello è l’interno della costruzione che conserva un ciclo di affreschi attribuiti a Pietro Pocapaglia da Saluzzo la cui bottega, ispirata al sognante gotico internazionale in versione lombarda, fu attiva dal 1438 al 1480.

Gli affreschi di San Ponzio rivelano figure morbide nei tratti, espressive e dai gesti controllati, che trasmettono un tono pacato con un tocco di eleganza cortese nei drappeggi dei panni. Nei riquadri di sinistra si vedono:
· la Madonna in trono con il committente inginocchiato;
· santa Caterina, santa Lucia protettrice della vista, santa Apollonia invocata contro il mal di denti;
· l’adorazione dei Magi;
· il martirio di San Ponzio
Nei riquadri di destra:
· scene della vita di san Sebastiano (il dialogo con Diocleziano, il martirio con le frecce, la decapitazione, infine la glorificazione);
Nell’abside con volta a botte:
· la SS. Trinità con, a lato, san Costanzo (?) e san Sebastiano.
Nella parete sinistra, di altra bottega, è l’affresco con san Giorgio che uccide il drago, riportato alla luce nel corso del restauro del 1968.

L’interno è visitabile durante particolari giornate o eventi. In alternativa si possono ritirare le chiavi presso il Municipio di Castellar (tel. 0175/211400 aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle 12,30) oppure presso l’Osteria del Borgo (Via Maestra, 23 – Castellar; tel. 340/5212883 chiuso il martedì).

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