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Casa di bambola @Teatro del Marchesato
Maggio 10 @ 21:00 - 23:00
Il Teatro del Marchesato chiude la sua stagione di spettacoli con un grande classico della letteratura teatrale: “Casa di bambola” di Henrik Ibsen, con la regia di Lucetta Paschetta. Lo spettacolo, in scena a partire da venerdì 10 maggio, allieterà il pubblico saluzzese per i due weekend centrali del mese.
Il testo di Ibsen è uno dei drammi borghesi più noti del panorama teatrale, un’opera che a metà ottocento, quando calcò le scene per la prima volta, fu dirompente e scandalosa e che ancora oggi può apportare elementi di novità e di riflessione. La storia di Nora e Torvald, se da un lato turba il quieto vivere del conformismo familiare borghese, dall’altro eccita le fantasie, accende speranze, rinfocola velleità: una moglie che si ribella al proprio stato di inferiorità e abbandona il marito e i figli per “realizzare” sé stessa e affermare la propria dignità di essere umano; il teatro non aveva mai osato tanto.
Oggi, in prospettiva storica, ci rendiamo conto che il femminismo era soltanto un aspetto, importante ma non sostanziale del dramma. Il nucleo vivo della vicenda, valido a distanza di decenni ed in una situazione sociale indubbiamente diversa, resta quello costituito dal tema tipicamente ibseniano della “fedeltà alla vita”.
Così la ribellione della moglie, attorno al quale in passato tanto ci si appassionò, pur senza perdere peso, si ridimensiona ad episodio di un dramma di respiro assai più vasto.
“Casa di bambola” sarà in scena venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio; venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio sempre alle ore 21. In scena: Cristina Levet, Maurizio Ballatore, Laura Sassone, Matteo Rosso, Simone Bergalla e Maria Catalano.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Teatro del Marchesato al numero 3336979063 anche tramite messaggio whatsapp o alla mail teatro.marchesato@gmail.com.
Il Teatro del Marchesato chiude la sua stagione di spettacoli con un grande classico della letteratura teatrale: “Casa di bambola” di Henrik Ibsen, con la regia di Lucetta Paschetta. Lo spettacolo, in scena a partire da venerdì 10 maggio, allieterà il pubblico saluzzese per i due weekend centrali del mese.
Il testo di Ibsen è uno dei drammi borghesi più noti del panorama teatrale, un’opera che a metà ottocento, quando calcò le scene per la prima volta, fu dirompente e scandalosa e che ancora oggi può apportare elementi di novità e di riflessione. La storia di Nora e Torvald, se da un lato turba il quieto vivere del conformismo familiare borghese, dall’altro eccita le fantasie, accende speranze, rinfocola velleità: una moglie che si ribella al proprio stato di inferiorità e abbandona il marito e i figli per “realizzare” sé stessa e affermare la propria dignità di essere umano; il teatro non aveva mai osato tanto.
Oggi, in prospettiva storica, ci rendiamo conto che il femminismo era soltanto un aspetto, importante ma non sostanziale del dramma. Il nucleo vivo della vicenda, valido a distanza di decenni ed in una situazione sociale indubbiamente diversa, resta quello costituito dal tema tipicamente ibseniano della “fedeltà alla vita”.
Così la ribellione della moglie, attorno al quale in passato tanto ci si appassionò, pur senza perdere peso, si ridimensiona ad episodio di un dramma di respiro assai più vasto.
“Casa di bambola” sarà in scena venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio; venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio sempre alle ore 21. In scena: Cristina Levet, Maurizio Ballatore, Laura Sassone, Matteo Rosso, Simone Bergalla e Maria Catalano.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Teatro del Marchesato al numero 3336979063 anche tramite messaggio whatsapp o alla mail teatro.marchesato@gmail.com.
Il Teatro del Marchesato chiude la sua stagione di spettacoli con un grande classico della letteratura teatrale: “Casa di bambola” di Henrik Ibsen, con la regia di Lucetta Paschetta. Lo spettacolo, in scena a partire da venerdì 10 maggio, allieterà il pubblico saluzzese per i due weekend centrali del mese.
Il testo di Ibsen è uno dei drammi borghesi più noti del panorama teatrale, un’opera che a metà ottocento, quando calcò le scene per la prima volta, fu dirompente e scandalosa e che ancora oggi può apportare elementi di novità e di riflessione. La storia di Nora e Torvald, se da un lato turba il quieto vivere del conformismo familiare borghese, dall’altro eccita le fantasie, accende speranze, rinfocola velleità: una moglie che si ribella al proprio stato di inferiorità e abbandona il marito e i figli per “realizzare” sé stessa e affermare la propria dignità di essere umano; il teatro non aveva mai osato tanto.
Oggi, in prospettiva storica, ci rendiamo conto che il femminismo era soltanto un aspetto, importante ma non sostanziale del dramma. Il nucleo vivo della vicenda, valido a distanza di decenni ed in una situazione sociale indubbiamente diversa, resta quello costituito dal tema tipicamente ibseniano della “fedeltà alla vita”.
Così la ribellione della moglie, attorno al quale in passato tanto ci si appassionò, pur senza perdere peso, si ridimensiona ad episodio di un dramma di respiro assai più vasto.
“Casa di bambola” sarà in scena venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio; venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio sempre alle ore 21. In scena: Cristina Levet, Maurizio Ballatore, Laura Sassone, Matteo Rosso, Simone Bergalla e Maria Catalano.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Teatro del Marchesato al numero 3336979063 anche tramite messaggio whatsapp o alla mail teatro.marchesato@gmail.com.
Il Teatro del Marchesato chiude la sua stagione di spettacoli con un grande classico della letteratura teatrale: “Casa di bambola” di Henrik Ibsen, con la regia di Lucetta Paschetta. Lo spettacolo, in scena a partire da venerdì 10 maggio, allieterà il pubblico saluzzese per i due weekend centrali del mese.
Il testo di Ibsen è uno dei drammi borghesi più noti del panorama teatrale, un’opera che a metà ottocento, quando calcò le scene per la prima volta, fu dirompente e scandalosa e che ancora oggi può apportare elementi di novità e di riflessione. La storia di Nora e Torvald, se da un lato turba il quieto vivere del conformismo familiare borghese, dall’altro eccita le fantasie, accende speranze, rinfocola velleità: una moglie che si ribella al proprio stato di inferiorità e abbandona il marito e i figli per “realizzare” sé stessa e affermare la propria dignità di essere umano; il teatro non aveva mai osato tanto.
Oggi, in prospettiva storica, ci rendiamo conto che il femminismo era soltanto un aspetto, importante ma non sostanziale del dramma. Il nucleo vivo della vicenda, valido a distanza di decenni ed in una situazione sociale indubbiamente diversa, resta quello costituito dal tema tipicamente ibseniano della “fedeltà alla vita”.
Così la ribellione della moglie, attorno al quale in passato tanto ci si appassionò, pur senza perdere peso, si ridimensiona ad episodio di un dramma di respiro assai più vasto.
“Casa di bambola” sarà in scena venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio; venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio sempre alle ore 21. In scena: Cristina Levet, Maurizio Ballatore, Laura Sassone, Matteo Rosso, Simone Bergalla e Maria Catalano.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Teatro del Marchesato al numero 3336979063 anche tramite messaggio whatsapp o alla mail teatro.marchesato@gmail.com.
Il Teatro del Marchesato chiude la sua stagione di spettacoli con un grande classico della letteratura teatrale: “Casa di bambola” di Henrik Ibsen, con la regia di Lucetta Paschetta. Lo spettacolo, in scena a partire da venerdì 10 maggio, allieterà il pubblico saluzzese per i due weekend centrali del mese.
Il testo di Ibsen è uno dei drammi borghesi più noti del panorama teatrale, un’opera che a metà ottocento, quando calcò le scene per la prima volta, fu dirompente e scandalosa e che ancora oggi può apportare elementi di novità e di riflessione. La storia di Nora e Torvald, se da un lato turba il quieto vivere del conformismo familiare borghese, dall’altro eccita le fantasie, accende speranze, rinfocola velleità: una moglie che si ribella al proprio stato di inferiorità e abbandona il marito e i figli per “realizzare” sé stessa e affermare la propria dignità di essere umano; il teatro non aveva mai osato tanto.
Oggi, in prospettiva storica, ci rendiamo conto che il femminismo era soltanto un aspetto, importante ma non sostanziale del dramma. Il nucleo vivo della vicenda, valido a distanza di decenni ed in una situazione sociale indubbiamente diversa, resta quello costituito dal tema tipicamente ibseniano della “fedeltà alla vita”.
Così la ribellione della moglie, attorno al quale in passato tanto ci si appassionò, pur senza perdere peso, si ridimensiona ad episodio di un dramma di respiro assai più vasto.
“Casa di bambola” sarà in scena venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio; venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio sempre alle ore 21. In scena: Cristina Levet, Maurizio Ballatore, Laura Sassone, Matteo Rosso, Simone Bergalla e Maria Catalano.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Teatro del Marchesato al numero 3336979063 anche tramite messaggio whatsapp o alla mail teatro.marchesato@gmail.com.
Il Teatro del Marchesato chiude la sua stagione di spettacoli con un grande classico della letteratura teatrale: “Casa di bambola” di Henrik Ibsen, con la regia di Lucetta Paschetta. Lo spettacolo, in scena a partire da venerdì 10 maggio, allieterà il pubblico saluzzese per i due weekend centrali del mese.
Il testo di Ibsen è uno dei drammi borghesi più noti del panorama teatrale, un’opera che a metà ottocento, quando calcò le scene per la prima volta, fu dirompente e scandalosa e che ancora oggi può apportare elementi di novità e di riflessione. La storia di Nora e Torvald, se da un lato turba il quieto vivere del conformismo familiare borghese, dall’altro eccita le fantasie, accende speranze, rinfocola velleità: una moglie che si ribella al proprio stato di inferiorità e abbandona il marito e i figli per “realizzare” sé stessa e affermare la propria dignità di essere umano; il teatro non aveva mai osato tanto.
Oggi, in prospettiva storica, ci rendiamo conto che il femminismo era soltanto un aspetto, importante ma non sostanziale del dramma. Il nucleo vivo della vicenda, valido a distanza di decenni ed in una situazione sociale indubbiamente diversa, resta quello costituito dal tema tipicamente ibseniano della “fedeltà alla vita”.
Così la ribellione della moglie, attorno al quale in passato tanto ci si appassionò, pur senza perdere peso, si ridimensiona ad episodio di un dramma di respiro assai più vasto.
“Casa di bambola” sarà in scena venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio; venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio sempre alle ore 21. In scena: Cristina Levet, Maurizio Ballatore, Laura Sassone, Matteo Rosso, Simone Bergalla e Maria Catalano.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Teatro del Marchesato al numero 3336979063 anche tramite messaggio whatsapp o alla mail teatro.marchesato@gmail.com.