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Giorno della memoria
Gennaio 27 @ 10:30

GIORNO DELLA MEMORIA
27 GENNAIO 2025
In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico
e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti
Momenti comuni di riflessione
ore 10.30: in Sinagoga, Via Deportati Ebrei
ore 11,30: nel Cimitero Israelitico, Via Lagnasco
Intervengono:
Franco Demaria – Sindaco di Saluzzo
Mons. Cristiano Bodo – Vescovo di Saluzzo
Mattia Terracina in rappresentanza della Comunità Ebraica di Torino
d’intesa con
A.N.E.D, A.N.E.I, A.N.P.I, Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, Istituto Comprensivo di Saluzzo
APPUNTAMENTI COLLATERALI
– MARTEDÍ 21 GENNAIO / evento per le scuole
Cinema Teatro Magda Olivero, via Palazzo di Città 15
La banalità del male di Hannah Arendt
Riduzione e adattamento di Paola Bigatto
Nel 1963 Hannah Arendt dà alle stampe Eichmann in Jerusalem, più noto in Italia con il suo sottotitolo, La banalità del male. Si tratta di un saggio in cui la filosofa raccoglie gli articoli scritti per il “The New Yorker” sul processo al tenente colonnello delle SS Adolf Eichmann, tenutosi a Gerusalemme nel 1961. La scrittura di Hannah Arendt, passionale nell’indignazione, raffinata nella speculazione, sempre incandescente, ha consentito di dar voce al saggio, trasformato e ridotto a monologo: superate le trecento repliche, La banalità del male è stato visto, in questi anni, da circa quarantamila ragazzi.
– MERCOLEDÍ 22 GENNAIO / ore 18
Il Quartiere, Sala Tematica – piazza Montebello 1
Nonantola. I ragazzi di Villa Emma. Una storia di salvezza
Dialogo con Cristina Filippini (Fondazione Villa Emma)
Quello che avvenne a Nonantola, paese della provincia di Modena, è una delle pagine più luminose della storia dell’opposizione italiana alle politiche di sterminio degli ebrei perpetrate dal nazifascismo. Dal luglio del 1942 fino all’ottobre del 1943, la quasi totalità di questo piccolo paese si prese cura di un gruppo di giovani ragazzi ebrei provenienti dalla Germania e dai Balcani, che cercavano di fuggire dalle persecuzioni e di raggiungere la Palestina del mandato britannico, e contribuì a nasconderli in un edificio abbandonato, Villa Emma. Partendo dall’esempio degli abitanti di Nonantola e cogliendo tutte le opportune attualizzazioni, Cristina Filippini ci parlerà di solidarietà e aiuto reciproco, al di là
di ogni barriera e di ogni confine.
Per info: cultura@comune.saluzzo.cn.it – 348 0707998
L’incontro sarà replicato per le scuole giovedì 23 gennaio ore 9 al Cinema Teatro Magda Olivero.
– MARTEDÍ 28 GENNAIO / ore 16
Sinagoga, vicolo Deportati Ebrei
Nell’ambito della rassegna “Il Tempo ritrovato” si propone una visita guidata per gruppo di max 40 persone a cura della Comunità ebraica di Torino.
Prenotazione obbligatoria entro il 27 gennaio: cultura@comune.saluzzo.cn.it – 3426419594
– GIOVEDÍ 30 GENNAIO / evento per le scuole
Cinema Teatro Magda Olivero, via Palazzo di città 15
Musica per non dimenticare la Shoah
La violinista Alessandra Sonia Romano racconterà, con parole e soprattutto note, la storia di Eva Levy Segre e del suo violino. Verranno eseguite musiche di Ernest Bloch, John Williams, Maurice Ravel, Max Bruch, tradizionali e kletzmer.
EVA MARIA LEVY SEGRE VENNE ARRESTATA DAI TEDESCHI A TRADATE CON I GENITORI E IL FRATELLO QUANDO AVEVA SOLO 22 ANNI. SI NARRA CHE AVESSE UN VIOLINO CON SÉ E PROPRIO PER QUESTO FOSSE SCAMPATA ALLA CAMERA A GAS VENENDO RECLUTATA PER COMPORRE L’ORCHESTRINA FEMMINILE DI BIRKENAU. POI DAL GIUGNO 1944 DI EVA NON SI SEPPE PIÙ NULLA. ALCUNE FONTI RACCONTANO CHE ENZO, SUO FRATELLO, L’UNICO DELLA FAMIGLIA SCAMPATO AL MASSACRO, RITROVÒ IL VIOLINO ALLA FINE DELLA GUERRA. MA ANCHE PER LUI IL DESTINO ERA GIÀ SEGNATO, PERCHÉ SI TOLSE LA VITA ALCUNI ANNI DOPO. IL RITROVAMENTO DEL VIOLINO È OPERA DI UN COLLEZIONISTA DI CREMONA, CARLO ALBERTO CARUTTI. EGLI, A 93 ANNI SUONATI, HA DONATO TUTTA LA SUA COLLEZIONE DI STRUMENTI MUSICALI AL MUSEO DELLA MUSICA DELLA CITTÀ, CON L’IMPEGNO CHE QUEL VIOLINO IN PARTICOLARE RITORNASSE AD AUSCHWITZ. E COSÌ È STATO. “NEL LAGER LA MADRE EGLE È IMMEDIATAMENTE ELIMINATA, MENTRE ENZO VIENE MESSO AL LAVORO IN FABBRICA. EVA MARIA, GRAZIE AL SUO VIOLINO, ENTRA A FAR PARTE DELL’ORCHESTRA DI BIRKENAU. LE CONDIZIONI DI VITA ABERRANTI DEL CAMPO LA CONDUCONO TUTTAVIA A UNA RAPIDA MORTE, NELL’APRILE DEL 1944. RACCONTA CARUTTI CHE ENZO RECUPERÒ IL VIOLINO ALLA LIBERAZIONE DEL CAMPO, NEL 1945. APPENA NE FU IN GRADO LO PORTÒ A UN LIUTAIO PERCHÉ LO RESTAURASSE. SUL FONDO DELLA CASSA FECE INCIDERE LA STELLA DI DAVIDE E UN CARTIGLIO CON IL MOTTO “LA MUSICA RENDE LIBERI”. MA ENZO MORÌ SUICIDA NEL 1958. IL VIOLINO VENNE VENDUTO E RIMASE NELL’OBLIO FINO ALLA RISCOPERTA DI CARUTTI. ORA, DOPO ESSERE STATO RESTITUITO AL MONDO, SUONERÀ PERCHÉ NESSUNO DIMENTICHI PIÙ LA SUA STORIA.”
(CIT. ARTICOLO DI FABIO LAROVERE – CORRIERE DELLA SERA)
Info e prenotazioni: apm@scuolaapm.it – 017547031