Ritornano a Saluzzo e pianura gli appuntamenti di Occit’amo 2023, l’oramai consueto calendario dell’estate delle Terre del Monviso che mette in dialogo la tradizione delle vallate occitane con quelle d’oltralpe e d’oltremare.
La nuova edizione del festival salpa per un viaggio con rotta le isole e le montagne che, attraverso il mare, si rende motore dell’ unione di genti molto distanti. Dalla Sardegna alla Scozia, dall’Irlanda alla Corsica, passando per la Sicilia. Ma, ancor più lontani, i ritmi sudamericani che provengono dal mare.
Tutto questo è Occit’Amo 2023, un festival dalle mille declinazioni che da molti anni ormai colora le estati di Saluzzo e delle vallate delle Terre del Monviso attualizzando la cultura millenaria di queste terre a cavallo tra Italia e francia
Il primo appuntamento di pianura, riservato ai detenuti della Casa di Reclusione di Saluzzo “Morandi”, ha visto l’esibizione dei Baklava Klezmer Soul con musiche provenienti dall’est ed arrangiamenti di musica Klezmer in chiave Balcanica e richiami Gipsy.
Domenica 9 luglio sarà poi la volta della scoperta della Bourréè, un’antica danza francese, con uno stage di ballo a Cascina Aia di Manta insieme a Daniela Mandrile, ricercatrice e divulgatrice delle danze occitane Sempre domenica, a partire dalle 21.30, la serata sarà animata dal Bal d’Istà “Bal de Roèrgue” con la musica dei Brick a Drac, formazione “turbo-folk” che offre concerti colorati fatti di energia, convivialità e condivisione.
Il 25 luglio, al Quartiere di Saluzzo, 1993-2023, la Bandabardò racconterà i suoi trent’anni di musica, parole, battaglie, sorrisi, sudore sotto e sopra il palco per un viaggio in uno dei periodi più interessanti della musica italiana.
In chiusura degli appuntamenti di pianura, Gianrico Carofiglio ci accompagnerà in un viaggio nel mondo della narrativa con “L’arte di guardarsi attorno, i personaggi del romanzo di investigazione”
Anche nel 2023 si rinnova la magia di «Occit’Amo»: un festival itinerante, un’esperienza fuori dagli schemi, un viaggio inaspettato nell’incontro di culture lontane che sanno parlare una stessa lingua. In una grande e bella festa di tutte le Terre del Monviso
