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Saluzzo da scoprire
Maggio 6, 2023 @ 15:00 - 19:00
Un’occasione unica per scoprire con nuovi occhi la città: Saluzzo apre le proprie porte per offrire ai visitatori un punto di vista diverso e inedito. Nel weekend di sabato 6 e domenica 7 maggio, infatti, l’antica capitale del Marchesato offrirà un ricco catalogo di possibilità per curiosi ed appassionati che avranno a disposizione le chiavi delle bellezze nascoste del centro storico.
Accanto ai musei e alle chiese che fanno parte dei consueti circuiti di visita, saranno eccezionalmente accessibili con visita guidata quattro siti normalmente non aperti al pubblico: i Giardini del Palazzo del Marchesi del Carretto, il Palazzo delle Arti Liberali, la Casa di Davide ed infine la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale (ex Monastero dell’Annunziata).
Parallelamente, altri luoghi saranno aperti per l’occasione: il cortile dell’ex Asilo di san Martino, la Sacrestia di Sant’Ignazio, il Giardino di Casa Garnero, il Chiostro di san Bernardino, la Sacrestia della Cattedrale, il Palazzo dei Vescovi ed il Quartiere, con la possibilità di visita al Museo Amleto Bertoni ed alle due mostre “Le storie dentro” ed “Il suono essenziale”.
Una passeggiata nel cuore della città, tra dimore signorili ed antichi luoghi di culto, un’esperienza immersiva nei fasti di un’antica capitale alla ricerca di scorci, istantanee e nuovi punti di vista.
I 4 siti visitabili solo su prenotazione
- Giardini del Palazzo del Marchesi del Carretto
- Palazzo delle Arti Liberali
- Casa di Davide
- Scuola di Alto Perfezionamento Musicale (ex Monastero dell’Annunziata)
In ciascun sito è prevista una visita guidata di 20 minuti circa
Orari di apertura
Sabato 6 maggio dalle 15 alle 19 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura)
Domenica 7 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura)
Partenza delle visite guidate ogni 30 minuti
Il costo del biglietto
Per l’occasione è stato ideato un biglietto cumulativo che vi permette eccezionalmente di visitare i quattro siti. Il costo è lo stesso per chi vuole visitare tutti i luoghi o solo parte di essi:
TARIFFA INTERA € 8 a persona
TARIFFA BAMBINI € 4 a persona per bambini dai 5 ai 10 anni
TARIFFA FAMIGLIA € 20 a nucleo familiare (2 adulti e 2 bambini sotto i 10 anni)
N.B. La tariffa del biglietto comprensivo di ingresso e visita guidata non prevede sconti o rimborsi per chi volesse visitare solo una parte dei 4 siti sopracitati. All’atto della prenotazione verranno comunicati gli orari di visita per ogni sito ancora disponibile.
Prenotazioni
Il biglietto sarà acquistabile:
- alla Porta di Valle / Ufficio turistico di Piazza Buttini 1/A – Saluzzo, durante gli orari d’apertura (vedi sotto) nei giorni precedenti all’evento, fino a sabato 6 maggio alle 13
- all’Infopoint in Salita al Castello 28 nei giorni di sabato 6 maggio 14.30 – 18.00 e domenica 7 maggio dalle 9.30 alle 18.00
- Online a questo link
Modalità di pagamento: contanti, bancomat/carta di credito, satispay
I biglietti non sono rimborsabili.
Per Informazioni
Porta di Valle / Ufficio turistico
Tel 0175-46710 dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
info@visitsaluzzo.it
Ricordiamo di presentarsi almeno 20 minuti prima dell’orario della prima visita guidata all’ Infopoint (Salita al Castello, 28) per ritirare il biglietto unico da presentare all’ingresso di ciascuno dei 4 siti.
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- Palazzo dei Marchesi del Carretto
Via San Giovanni, 4
Sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | Visita in gruppi accompagnati, solo su prenotazione
La dimora, costruita tra Cinque e Seicento su preesistenze medievali, è preziosa testimone dell’epoca d’oro della nobiltà saluzzese. Di proprietà della famiglia Del Carretto, discendenti della famiglia marchionale saluzzese, non è normalmente aperta alle visite. Grazie alla disponibilità dei proprietari, i visitatori potranno visitare il parco del palazzo in stile inglese nel quale Marco di Saluzzo Paesana, dignitario del Regno d’Italia e bisnonno dell’attuale proprietario, amava intrattenersi con Giovanni Giolitti.
- Palazzo delle Arti Liberali
Salita al Castello, 28
Sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | visita in gruppi accompagnati, solo su prenotazione
L’importante edificio si affaccia sulla Salita al Castello ed ha ospitato fino a metà degli anni ‘70 il carcere giudiziario, che aveva anche una sezione femminile. L’edificio è detto delle “Arti liberali” perché sulla facciata attorno al 1520 vennero dipinte con la tecnica dell’affresco monocromo a “Grisaille” le allegorie che rappresentano: al primo piano Aritmetica, Geometria, Musica, Astronomia; al secondo piano si identificano invece Grammatica, Storia, Retorica e Dialettica. Inutilizzato da decenni, il vasto fabbricato è stato recentemente acquisito da un operatore privato. In attesa del restauro che ne definirà la rifunzionalizzazione, saranno visitabili gli ambienti che costituivano il carcere: gli appartamenti del direttore e del comandante delle guardie, le celle e gli ambienti comuni, i magazzini, gli uffici e i cortili.
- Casa della Chiesa
Via Valoria Inferiore, 37
Sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | visita in gruppi accompagnati, solo su prenotazione
La cosiddetta Casa di Davide, un palazzo nobiliare risalente al XV-XVI secolo che ha ospitato fino ad alcuni anni orsono l’Istituto delle suore carmelitane, in passato costituì la dimora signorile dei Della Chiesa d’Isasca, una delle più importanti famiglie della nobiltà cittadina.
L’edificio prende il nome con il quale è conosciuto dal soggetto degli affreschi dedicati alle storie del re biblico David fatti realizzare da Giorgio Della Chiesa al pittore fiammingo Hans Clemer, artista noto come Maestro d’Elva. Giorgio Della Chiesa, consigliere marchionale nel 1464 (anno in cui sposò la figlia di Galeazzo Cavassa, Maria, legandosi così ad un’altra delle famiglie più illustri di Saluzzo) fu poi vicario generale di Ludovico II dal 1478 ed acquistò l’edificio il 26 settembre 1491 abitandovi fino alla morte, avvenuta nel 1515.
Sarà visitabile parte del cantiere che sta interessando l’edificio, in particolare si potranno ammirare in corso d’opera i lavori che stanno riportando alla luce manufatti decorativi fino ad ora sconosciuti.
- Scuola di Alto Perfezionamento Musicale (APM) – Monastero dell’Annunziata
Via dell’Annunziata, 1/B
Sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | visita in gruppi accompagnati, solo su prenotazione
La Scuola APM è ospitata all’interno dell’antico Monastero dell’Annunziata, nel cuore del centro storico di Saluzzo. Fondato nel 1445, ospitò le monache domenicane, quindi dal 1592 le Cistercensi. Il complesso venne ampliato nel 1618 e successivamente nella seconda metà del 1700. Dopo la soppressione degli ordini religiosi nel 1798, l’edificio venne concesso in parte come abitazione della Comunità delle Rosine, in parte come sede dell’orfanotrofio femminile (Opera delle orfane), affidato in seguito alle Suore di San Vincenzo.
La Scuola nasce nel 1986 su progetto pilota dell’Unione Europea, con l’obiettivo di realizzare un’offerta formativa strumentale di alto livello e di accompagnare nel mondo del lavoro le professioni artistico-musicali. Accanto ai corsi di perfezionamento musicale di area classica, è attivo un dipartimento dedicato alle nuove tecnologie al servizio della produzione musicale. Il clima interdisciplinare e l’atmosfera da vero e proprio college internazionale in cui si trovano a convivere e interagire musicisti, compositori, arrangiatori, tecnici e studenti rappresenta il valore aggiunto più importante. In trent’anni di attività si sono alternati maestri come Sergiu Celibidache, Mstislav Rostropovich, Carlo Maria Giulini, Alexander Lonquich, e artisti come Solomon Burke, Paolo Conte, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Claudio Baglioni, Africa Unite che hanno arricchito la città e il territorio di un pregevole patrimonio culturale.
Docenti e collaboratori della Scuola accompagneranno il pubblico a scoprire i diversi ambienti e le attività che in essi si svolgono quotidianamente.
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Gli altri luoghi eccezionalmente aperti:
- Le Mostre a Il Quartiere
Piazza Montebello, 1
sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | accesso libero, ingresso gratuito
L’ex caserma intitolata a Mario Musso, dismesse le funzioni militari dal 1991, è oggi un luogo di innovazione e cultura: un polo socio-culturale che ha preso il nome de “Il Quartiere”. L’imponente edificio, di origini settecentesche, ospita oggi l’Istituto di istruzione superiore Soleri Bertoni, la Biblioteca Civica, la sede della Fondazione Amleto Bertoni, numerosi laboratori, spazi espositivi e sale riunioni, una sala prove musicali e le sedi di diverse associazioni.
Al Quartiere saranno visitabili il Museo Amleto Bertoni, dedicato alla figura cardine dell’artigianato saluzzese e agli artigiani che con lui resero grande la Saluzzo del legno, e le mostre
- “Le storie dentro”, di Pierantonio Masotti;
- “Il Suono Essenziale” – Dalla preistoria all’epoca post industriale, la mostra/laboratorio che vuole essere un viaggio nel tempo che si apre con la scoperta di materiali e oggetti naturali che, nella loro essenza, generano suoni e melodie.
- Ex asilo di San Martino – Il Cortile
Via San Rocco, 10
sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | accesso libero, ingresso gratuito
I visitatori potranno accedere al cortile interno e ammirare lo scalone principale decorato, risalente al ‘700.
- Palazzo Comunale – Sacrestia di Sant’Ignazio
Via Macallè, 9
sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | accesso libero, ingresso gratuito
Il palazzo, sede comunale dal 1799, nacque come collegio dei Gesuiti, giunti in città alla fine del ‘600. Il suo aspetto attuale è in gran parte dovuto al progetto dell’architetto Francesco Gallo di Mondovì che lo completò nella prima metà del ‘700. Si potranno visitare l’imponente atrio e il corridoio d’onore, che conservano le lapidi dedicate ai saluzzesi illustri, e l’antica sacrestia di Sant’Ignazio, con le sue preziose “guardarobe” realizzate nel ‘700. All’interno di questo ambiente è custodita inoltre la spettacolare opera “Harp” realizzata dall’artista colombiano Santiago Reyes Villaveces e vincitrice del Premio Matteo Olivero 2019.
- Giardino di casa Garnero
Via Pusterla
sabato ore 15-19 I domenica ore 10-13 e 15-19 | accesso libero, ingresso gratuito
visite guidate sabato e domenica ore 15.30 e 17, domenica ore 11; prenotazione consigliata eventi@fondazionebertoni.it
Fabio Garnero vive con la sua famiglia nella parte storica della città di Saluzzo. Architetto di formazione, si specializza in gnomonica, l’arte di costruire gli orologi solari, diventando uno dei massimi esponenti del settore e restauratore. Il suo giardino è uno spazio di cura e sperimentazione sin dai primi anni del 900, quando la sua famiglia si occupava appunto di giardinaggio. La vera curiosità, le piante di capperi “saluzzesi”.
Amante del patrimonio artistico delle porte della sua città, condurrà il pubblico in un viaggio tra meridiane e natura.
- Chiostro di San Bernardino
Via San Bernardino, 9
Sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | accesso libero, ingresso gratuito
Nato per volere di Ludovico I, il complesso della Chiesa e del Convento di san Bernardino vede la posa della sua prima pietra nel 1471 e diventa da subito sede dei Francescani introdotti a Saluzzo dal marchese nel 1465. L’interno venne ristrutturato nel 1753-1755: il soffitto ligneo fu sostituito da una volta in muratura, decorata da Gian Domenico Rosso da Busca e Pietro Antonio Pozzo con finte architetture di colonne archi, balconate, logge e finestre. Oltre alla chiesa i visitatori potranno accedere al chiostro, decorato con immagini dei santi francescani nel 1690-1700 dal pittore Giuseppe Nuvolone, nativo di Centallo. Si potrà ammirare il pozzo a pianta ottagonale che nel 1753 ha sostituito la fontana al centro del chiostro. Nell’ala meridionale si trova il refettorio, sempre decorato ad affresco dal pittore Nuvolone.
- Sacrestia della Cattedrale
Piazza Garibaldi, 1
domenica 15-17.30 | accesso libero, ingresso gratuito
Come riferiva Carlo Bessone nel 1996, «parlando di sacrestia del duomo, si opera una distinzione tra vecchia e nuova sacrestia. La “vecchia” sacrestia è quella cui si accede dalla chiesa ed è definita tale perché contemporanea alla costruzione del duomo. […] Fu una delle prime parti della complessa struttura ad essere completata, resa agibile e soprattutto sfruttata funzionalmente […]». Si pensa infatti al 1498 quale anno di completamento dell’ambiente, fatto suggellato dall’inserimento al culmine delle volte di due chiavi in pietra scolpita e dipinta recanti lo stemma dell’arciprete della Collegiata Antonio Vacca.
Grazie alla disponibilità del Vescovo di Saluzzo mons. Cristiano Bodo e della Parrocchia del Duomo, sarà possibile visitare i preziosi ambienti che segnano storicamente e fisicamente il raccordo tra l’antica Pieve di Santa Maria e la nuova Collegiata. Un vero e proprio viaggio nel tempo e nella storia saluzzese.
- Palazzo dei Vescovi
Piazzetta Santa Maria 7
domenica 15-18.30 | accesso libero, ingresso gratuito
L’Antico Palazzo dei Vescovi fu restaurato quasi dalle fondamenta dal vescovo Giovanni Maria Tapparelli (1568-1581) nell’anno del giubileo del 1575, come recita l’iscrizione dipinta sulla facciata: qui si osserva lo stemma del vescovo Tapparelli insieme alle insegne di papa Pio V, che lo nominò vescovo, e di Gregorio XIII, papa al tempo del restauro, sormontate dalla chiave pontificia e dalla tiara. La facciata dell’edificio è riccamente decorata con cornici dipinte alle finestre e alle arcate dei portici. Al Palazzo era incorporata la chiesa di San Sebastiano, fondata nel 1403 per voto dei Saluzzesi contro l’epidemia di peste che aveva colpito la città ed il territorio dal 1398. L’edificio, caro alla devozione popolare, subì numerose modifiche fino ad essere trasformato in botteghe. Dell’antica chiesa si conserva la porta d’ingresso (ora tamponata) con cornici in mattoni sagomati, nonché la lunetta con San Sebastiano. Dimora dei vescovi saluzzesi sino agli anni Ottanta del Novecento, l’edificio è stato valorizzato dal restauro concluso nel 2012. Dal 2011 il Palazzo è sede del Museo Diocesano di Arte Sacra: al piano nobile, cinque spazi di struttura ottocentesca sono allestiti per la conservazione e l’esposizione dei beni culturali ecclesiastici, mentre al secondo piano ha sede la Biblioteca Diocesana. Nel medesimo edificio, al primo piano (con ingresso da Via Volta) è conservata Sezione storica della Biblioteca civica.
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Da non perdere, inoltre, i musei, i palazzi, i giardini di Saluzzo, che costituiscono la ricchezza culturale della città:
- Villa Belvedere Radicati
Via San Bernardino, 17
domenica 10-13 e 15-19 | accesso libero, ingresso € 5 (ridotto € 3)
Il complesso della Villa Belvedere conosciuta anche come Villa dell’Eco o Villa Radicati si sviluppa seguendo una pianta a croce, su tre piani coronati da una loggetta. All’interno si possono vedere i bellissimi saloni con i grandi camini, le volte ad ombrello e le ali porticate. Notevoli anche le pareti affrescate con allegorie, grottesche, scene di armigeri e battaglie. Tornando all’esterno dell’edificio si può godere dello splendido panorama sul saluzzese e passeggiare nel bellissimo parco in cui è ancora presente un antico pozzo, ricoperto da tegole maiolicate e colorate.
- Giardini dell’Annunziata
Via Alessandro Volta, 31
Sabato ore 15-19 | domenica 10-13 e 15-19 | accesso libero, ingresso gratuito
sabato ore 12 – visita ai giardini dell’Annunziata | ore 14,30 – 16.30 – visita a giardini storici di Saluzzo guidata dal Dott. Aldo Molinengo | visita gratuita
I lavori di rifunzionalizzazione dei due cortili dell’ex Convento dell’Annunziata risalgono al 2013, anno in cui furono aperti alla Città. L’agronomo paesaggista Aldo Molinengo a cui si deve il progetto orientato da una minuziosa ricerca storica negli archivi cittadini, sarà nella giornata protagonista di una conferenza dedicata alla presentazione del suo ultimo volume.
Il giardino vero e proprio, il cui impianto antico, guardando alla stampa del Theatrum Sabaudiae del 1662, aveva funzioni di chiostro, ma anche di orto e frutteto per le necessità alimentari delle monache è stato articolato con geometrie di verde che conducono ad uno spazio rettangolare delineato da pergolati di rose antiche e pergolati di uva contro il muro.
Nella giornata sarà possibile anche visitare gli spazi della Scuola APM al fine di conoscerne le caratteristiche e l’importante lavoro che dentro viene svolto quotidianamente.
Infine i musei della città di Saluzzo, la memoria e il cuore della città:
- La Castiglia
Piazza Castello
sabato 10-13 / 14-18 – domenica e festivi 10-13 / 14-19 | accesso libero, ingresso gratuito
L’antico imponente edificio, che fu nei secoli d’oro del Marchesato di Saluzzo, palazzo e residenza dei Marchesi e della loro corte, subì a partire dalla fine del cinquecento una serie di trasformazioni che la portarono ad assumere diverse funzioni: quella che ne segnò di più la storia fu l’utilizzo come sede carceraria, attiva dall’inizio dell’ottocento fino al 1992.
A partire dal 2002 l’edificio è stato oggetto di un lungo e attento restauro con l’obiettivo di restituirlo alla fruizione pubblica. Oggi la Castiglia ospita:
Uno spazio accoglienza immersivo, con installazioni coinvolgenti che introducono alla città e alle sue bellezze, inaugurato alla fine del 2022.
Il Museo della civiltà cavalleresca, collocato al terzo piano della Castiglia, è “museo didattico” caratterizzato da installazioni multimediali e riproduzioni di documenti ed opere, che permettono di scoprire gli aspetti o i momenti più importanti della società cavalleresca e cortese del Marchesato, presentando uno o più personaggi chiave, con l’obiettivo di invitare il visitatore a ricercare sul territorio le testimonianze qui evocate. Il percorso di visita si articola in 11 sale secondo un ordine cronologico, dal 1100 al 1500.
Il Museo della memoria carceraria ripercorre le vicende della Castiglia, come istituzione penitenziaria, che ha attraversato gran parte della storia del Regno di Sardegna e dello Stato nazionale: a ciascun periodo storico corrispondono diverse concezioni della pena e diverse scelte di politica criminale. Allestimenti di grande impatto emotivo, sostenuti da una documentazione d’archivio di ineccepibile rigore scientifico (e l’esposizione dei piccoli oggetti ritrovati nelle celle della Castiglia quando, nel venne 1992, venne smantellata come istituto penitenziario), caratterizzano un inedito e suggestivo percorso museale inserito nelle antiche celle di isolamento al piano seminterrato dell’edificio.
L’Esposizione e Collezione permanente Fondazione Garuzzo, al piano terra della zona ottocentesca della Castiglia, è in continuo aggiornamento: le opere, in parte appartenenti all’Istituto Garuzzo e in parte concesse in comodato d’uso da artisti, galleristi e privati, illustrano l’evoluzione dell’arte contemporanea italiana, offrendo uno spaccato della scena artistica attuale e delle sue prospettive. Al suo interno, opere di maestri affermati ed apprezzati a livello nazionale e internazionale sono affiancate da lavori di giovani ed emergenti.
Visite guidate – 5 euro a persona (under 10 gratuito)
sabato ore 11; 15:30 e 16:30
domenica ore 11; 15:30; 16:30 e 17:30
La visita inizierà dal nuovo spazio orientativo della Castiglia, un luogo per “assaporare” quello che le Terre del Monviso, Saluzzo e la Castiglia hanno da raccontare, con una tappa da non perdere: il giro panoramico dei camminamenti di ronda con un bellissimo affaccio sulla città e sulla collina.
- Casa Cavassa
Via San Giovanni, 5
sabato 10-13 / 14-18 – domenica e festivi 10-13 / 14-19 | accesso libero, ingresso gratuito
E’ uno degli edifici-simbolo del rinascimento saluzzese: fu la dimora di Galeazzo Cavassa e del figlio Francesco, membri di una nobile famiglia originaria di Carmagnola. Nel 1464 Galeazzo fu vicario generale del Marchese di Saluzzo, carica ricoperta successivamente anche dal figlio
Francesco. A quell’epoca la residenza, frequentata da intellettuali e personaggi di alto rango, fu oggetto di importanti interventi decorativi.
La casa fu trasformata in museo per merito del marchese Emanuele Tapparelli D’Azeglio (1816-1890), che la acquistò nel 1883 e intraprese importanti lavori di recupero. Nel 1888 d’azeglio donò l’edificio alla Città di Saluzzo affinché fosse utilizzata “per uso di museo o per feste municipali”.
Oggi il museo si presenta in una sequenza di 15 sale con soffitti lignei dipinti e pareti decorate; l’arredamento è costituito da mobili d’epoca. Di particolare rilevanza sono, nel loggiato, tre finestre bifore in stile tardo gotico e gli affreschi a grisaille con le Imprese di Ercole (opera di Hans Clemer, tra il 1506 e il 1511).
All’interno delle sale sono conservati, tra l’altro, la pala d’altare della Madonna della Misericordia, capolavoro di Hans Clemer (1499 c.), e il coro ligneo tardogotico proveniente dalla cappella marchionale di Revello (sala V).
Visite guidate – 5 euro a persona (under 10 gratuito)
sabato ore 11; 15:30 e 16:30; domenica ore 11; 15:30; 16:30 e 17:30
Il percorso di visita permetterà di scoprire Casa Cavassa, dimora di Galeazzo e Francesco Cavassa, Vicari Generali del Marchesato. L’edificio, modificato e adattato alle esigenze dei diversi proprietari nel corso dei secoli, venne acquistato nel 1883 da Emanuele Tapparelli D’Azeglio con l’intenzione di restaurarlo e trasformarlo in museo, poi donato alla Città.
- Antico Palazzo Comunale
Salita al Castello, 26
sabato 10-13 / 14-18 – domenica e festivi 10-13 / 14-19 | accesso libero, ingresso gratuito
Costruito fra il 1440 e il 1462 sotto il marchese Ludovico I, fu sede del Comune fino al 1831. I restauri dei primi anni 2000 hanno recuperato i loggiati a piano terra, le decorazioni in cotto (1400) e gli affreschi della facciata eseguiti nel 1601 dal saluzzese Cesare Arbasia. Al I° piano si trova il salone delle Congregazioni, dove si riunivano i rappresentanti dei borghi del Marchesato, con uno splendido soffitto a cassettoni decorato a stemmi e grottesche.
Nei locali del 2° piano è ospitata la Pinacoteca dedicata a Matteo Olivero, figura di spicco del divisionismo italiano, comprendente un centinaio di dipinti, disegni e sculture suddivisi in quattro ambienti tematici.
E’ visitabile anche l’attigua Torre Civica, edificata tra il 1462 e il 1556, alta 48 metri. Nella definizione degli spazi della città antica, era segno della comunità cittadina e simbolo di una forza indipendente dal potere marchionale e dall’influenza religiosa (rappresentati rispettivamente dalla Castiglia e dalla Chiesa di San Giovanni). Con i suoi 130 gradini, è un punto panoramico eccezionale sul borgo e sulla pianura fino al Monviso e alle Alpi.
- Casa Pellico
Piazzetta dei Mondagli, 5
domenica e festivi 14-19 | accesso libero, ingresso gratuito
Visita guidata – ore 15.30 – costo 5 euro a persona (under 10 gratuito)
“Silvio Pellico da Saluzzo” – Visita guidata alla casa in cui nacque lo scrittore e patriota Silvio Pellico. Il museo ospita cimeli e opere dello scrittore donati nel 1858 al Comune di Saluzzo dalla sorella Giuseppina. Il percorso museale permette di indagare l’opera letteraria di Silvio Pellico e le vicissitudini che lo portarono da Saluzzo a Milano e poi al carcere dello Spielberg, fino al suo arrivo a Torino, ospite a Palazzo Barolo. La visita proseguirà e si concluderà alla Biblioteca Storica di Saluzzo, ubicata in prossimità di Casa Pellico, percorrendo un itinerario sulla vita dello scrittore a 360 gradi.
Casa Pellico – Posta nella scenografica piazzetta dei Mondagli, uno degli angoli più suggestivi del centro storico di Saluzzo, è un edificio di origine medioevale, situato appena al di fuori della cerchia di mura del 1280, presso l’antica porta dei Mondagli abbattuta nel 1890.
I restauri, realizzati dal Comune dopo l’acquisto a metà degli anni Novanta del secolo scorso, permettono di rileggerne la storia: si tratta di un edificio medievale, trasformato in epoche successive, con archi ogivali affrescati sulla facciata; nel Cinquecento si aggiunsero le loggette all’ultimo piano, ora murate, mentre risale ad inizio Ottocento la loggia chiusa e terrazzata al piano della piazzetta. Al primo piano è pregevole una sala di gusto neoclassico, ornata sulle pareti e sul soffitto, con pavimento a mosaico. Nel piccolo appartamento del primo piano, lo scrittore e patriota Silvio Pellico nacque il 25 giugno 1789 e trascorse i primi anni d’infanzia, fino al 1793, serbando però per tutta la vita un ricordo affettuoso della città natale. Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, è stato allestito un museo che ospita cimeli di Silvio Pellico, donati in gran parte dalla sorella dello scrittore nel 1858 al Comune di Saluzzo. Il percorso museale si sviluppa su due piani: al piano terreno una sala è dedicata all’opera letteraria di Pellico ed è possibile assistere ad un video introduttivo della durata di 30 minuti circa, mentre al primo piano una sala è dedicata ad un’ampia sequenza di riproduzioni di frontespizi delle “Mie prigioni”, a riprova della diffusione che ebbe l’opera di Silvio Pellico, pubblicata in centinaia di edizioni. Nell’elegante sala neoclassica è stato invece ricostruito uno studio di scrittore del 1800.
- Fondi Storici
Via Volta, 8
domenica 10-13 / 14-19 | accesso libero, ingresso gratuito
Dall’aprile del 2012, grazie a un accordo sottoscritto dal Comune di Saluzzo e la Diocesi, la sezione Fondi storici della Biblioteca Civica ha trovato una prestigiosa collocazione, all’interno dell’antico Palazzo dei Vescovi, in via Volta 8.
Qui, nelle stanze al primo piano, sono stati archiviati i circa 17.000 volumi delle collezioni storiche librarie, tra cui l’importantissima Collezione bodoniana, i libri che Gianbattista Bodoni aveva portato a Saluzzo nel 1814, ora allineati nel grande mobile progettato dall’architetto Michele Borda nel 1821, impreziosito dal busto del tipografo e dall’iscrizione in caratteri dorati “Patria grata custodit magnificum donum”. Il “magnifico dono” bodoniano fu oggetto di ammirazione da parte di personaggi illustri tra i quali il re Carlo Alberto, che lo vide a fine luglio 1833, e lo scultore Leonardo Bistolfi.
Tra le biblioteche degli scrittori vi è quella di Silvio Pellico, che contiene la prima edizione de “Le mie Prigioni”, varie edizioni originali di opere teatrali come la “Francesca da Rimini” e importanti manoscritti, tra i quali un foglio scritto da Pellico in carcere allo Spielberg, su carta trattata per l’uso dal compagno Maroncelli.