E’ un festival, quello di «Occit’Amo», dalle mille declinazioni e sfumature e con un obiettivo chiaro e definito: rendere attuale una cultura millenaria che per secoli ha unito e contraddistinto le terre a cavallo tra Italia e Francia, quella della mitica Occitania.
Parola chiave dell’edizione 2022 del Festival è “rescuntre” (“incontro” in lingua occitana), per ricordare che l’identità di una persona, di un gruppo o di un luogo nasce dall’incontro con altre realtà. Saluzzo e le sue valli ritornano ad essere luogo di incontro, punto di passaggio, scambio e connessione tra varie culture. Dopo i primi weekend, dedicati alle vallate saluzzesi, la settimana dedicata a Saluzzo e alla pianura vedrà un susseguirsi di artisti locali e di altri provenienti da luoghi più lontani. In una sola e grande festa delle Terre del Monviso.
Mercoledì 20 luglio il «Trio Marciano» accompagnerà in un divertente viaggio nella musica italiana dagli Anni ‘50 ai ‘90 del secolo scorso, a Saluzzo nel carcere «Morandi» in un concerto riservato.
Sarà poi la volta di Lucio Dalla, al quale giovedì 21 luglio un’orchestra sinfonica di 50 elementi renderà omaggio all’interno di un luogo speciale, i «Castelli Tapparelli» di Lagnasco.
Venerdì 22 luglio, poi, nella piazza di Castellar, il piccolo municipio della valle Bronda che fa parte del Comune di Saluzzo, Daniela Mandrile ci farà danzare, danzare ed ancora danzare sulle note della tradizione più tipica, mentre la sera al «Quartiere» di Saluzzo ci immergeremo in uno spettacolo che sa di incontro fra nord e sud, con un viaggio nella cultura occitana della Calabria: i Pupi Siciliani e la Grande Orchestra Occitana.
Sabato sera 23 luglio, dalla Catalogna arriva a Manta, nell’antica chiesa di Santa Maria del Monastero, il trio acustico dei «Los Jutglars» con un percorso musicale agli estremi occidentali dell’Occitania. Concluderanno poi domenica 24, a Verzuolo, gli «Autre Chant» con un repertorio di canti della tradizione.
«Occit’Amo»: un festival itinerante, un’esperienza fuori dagli schemi, un viaggio inaspettato nell’incontro di culture lontane che sanno parlare una stessa lingua. In una grande e bella festa di tutte le Terre del Monviso.
Tutte le info su www.occitamo.it