Il “Giardino di acclimatazione di Villa Bricherasio” (dal nome di una prestigiosa famiglia torinese che a metà del 1600 fece costruire qui la casa di campagna) è un’opera d’arte viva plasmata da Domenico Montevecchi, esperto botanico, in una zona dal microclima particolarmente mite, poco distante dal centro medievale, ai piedi della collina tra Saluzzo e Manta.
Il parco è diviso in tre distinte zone climatiche: quella della flora mediterranea, la zona temperata fredda e quella continentale. Nel giardino convivono 3.500 specie e varietà, spesso in modo del tutto inusuale, su un’estensione di 12.000 metri quadrati, creando un effetto suggestivo, soprattutto se si pensa che alcune delle piante qui presenti in natura si trovano a migliaia di chilometri di distanza tra di loro.
Nelle zone dei laghetti si segnalano le piante acquatiche galleggianti, tra le quali va citata la Victoria amazonica. Questa specie è il pregio dei migliori orti botanici, ma normalmente viene coltivata solo in serra, mentre qui è possibile ammirarla all’aperto, con le sue foglie che raggiungono notevoli dimensioni nei mesi di luglio, agosto e settembre.