L’Antico Palazzo dei Vescovi fu restaurato quasi dalle fondamenta dal vescovo Giovanni Maria Tapparelli (1568-1581) nell’anno del giubileo del 1575, come recita l’iscrizione dipinta sulla facciata: qui si osserva lo stemma del vescovo Tapparelli insieme alle insegne di papa Pio V, che lo nominò vescovo, e di Gregorio XIII, papa al tempo del restauro, sormontate dalla chiave pontificia e dalla tiara.
La facciata dell’edificio è riccamente decorata con cornici dipinte alle finestre e alle arcate dei portici.
Al Palazzo era incorporata la chiesa di San Sebastiano, fondata nel 1403 per voto dei Saluzzesi contro l’epidemia di peste che aveva colpito la città ed il territorio dal 1398. L’edificio, caro alla devozione popolare, subì numerose modifiche fino ad essere trasformato in botteghe. Dell’antica chiesa si conserva la porta d’ingresso (ora tamponata) con cornici in mattoni sagomati, nonché la lunetta con San Sebastiano.
Dimora dei vescovi saluzzesi sino agli anni Ottanta del Novecento, l’edificio è stato valorizzato dal restauro concluso nel 2012.
Dal 2011 il Palazzo è sede del Museo Diocesano di Arte Sacra: al piano nobile, cinque spazi di struttura ottocentesca sono allestiti per la conservazione e l’esposizione dei beni culturali ecclesiastici, mentre al secondo piano ha sede la Biblioteca Diocesana.
Nel medesimo edificio, al primo piano (con ingresso da Via Volta) è conservata Sezione storica della Biblioteca civica.