Altri monumenti in città

In Piazza Vittorio Veneto, di fronte alla stazione ferroviaria, sorge il monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale. L’opera, realizzata dallo scultore Guido Bianconi, era originariamente in bronzo. Venne inaugurata il 10 settembre 1922 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena. Lo stesso Bianconi nel 1943 modellerà una seconda statua in marmo, visto che il metallo di cui la prima era costituita era stato “donato alla patria”.

Una simile sorte toccò al monumento dedicato all’Onorevole Carlo Antonio Pivano, importante personaggio politico di inizio secolo, il cui ricordo è legato alla costruzione, nel 1901, del moderno acquedotto della città. Realizzato nel 1912 dallo scultore Basile Tedeschi, il busto in bronzo era originariamente collocato in piazza Cavour, accompagnato da due altre figure, sempre in bronzo, raffiguranti “l’acqua” e “il bevitore”. Nel periodo bellico, le statue furono fuse per ricavarne il prezioso metallo, ed il solo busto fu rifatto in marmo. Nel dopoguerra l’opera venne trasferita nella sua collocazione attuale in piazza Dante, a poca distanza dal monumento dedicato a Bodoni.

Particolarmente sentita dalla comunità saluzzese fu l’inaugurazione del Monumento all’alpino che non è tornato, avvenuta nel 1953 nella piazzetta antistante il Municipio. L’opera, che dal 2013 ha trovato una nuova collocazione presso il Parco Gullino (Corso Giovenale Ancina), ricorda i numerosi alpini morti o dispersi nel corso del secondo conflitto mondiale, in particolare nella disastrosa campagna di Russia.

In piazza XX settembre sorge il monumento dedicato alla resistenza degli internati nei lager nazisti realizzato nel 1980 dallo scultore cuneese Umberto Raineri, anch’esso ex-internato. L’opera è posta proprio di fronte alla scuola elementare intitolata a Francesco Costa, insegnante ed antifascista, morto nel campo di Mauthausen. 

Oltre ai già citati alpini, molti sono i monumenti dedicati alle diverse armi: in corso Roma si ricordano i marinai d’Italia (1979), in corso IV novembre i caduti dell’aria (1991), in piazza Buttini i bersaglieri (1996); in Via Torino, nei giardini all’angolo con Via Circonvallazione, i caduti dell’arma dei Carabinieri (1998).

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