Itinerario senza difficoltà. La parte urbana si svolge su strade dotate di ampio marciapiede, quella collinare su strada asfaltata, aperta alle auto, ma con poco traffico.
I saluzzesi la chiamano così, per il colore rossiccio della terra lungo il sentiero; nei tempi antichi, proprio in questa zona si raccoglievano le argille con le quali si fabbricavano i mattoni, i coppi e il vasellame.
Da piazza Montebello si imbocca corso Piemonte costeggiando l’imponente edificio della caserma Musso. Oltrepassato il caseggiato, in corrispondenza della piazzetta che ospita l’antico mulino di San Martino, con una svolta a sinistra entriamo nel centro storico percorrendo via San Rocco. Al termine della breve salita si attraversa via Pusterla e si prosegue su via san Rocco raggiungendo l’omonima cappelletta. Da questo punto, usciti definitivamente dalla cerchia delle antiche mura della città, la strada si snoda quasi pianeggiante tra ville e giardini. Mantenendoci sempre su via asfaltata tralasciamo numerose diramazioni secondarie che verso sinistra raggiungono le abitazioni e le vigne. Dopo aver superato un paio di piccoli corsi d’acqua, via San Rocco termina e si imbocca via delle Terre Rosse, strada che presta il nome a questo itinerario.
Superato un ultimo piccolo ruscello la strada giunge a un poggio: occorre qui svoltare decisamente a destra, percorrendo una verde valletta che ci riporterà verso il piano.
Al termine della discesa, la stradina sbuca sulla più trafficata via Pagno, che va seguita svoltando a destra: costeggiando su marciapiede gli insediamenti residenziali e commerciali della zona si raggiunge piazza Cesare Battisti. Sul lato più lontano è possibile scorgere il Santuario della Consolata con il suo antichissimo campanile, mentre alla nostra destra, in un piccolo giardino all’incrocio con via dei Camini, si trova una freschissima e frequentata fontanella.
Imboccando infine il viale di corso Piemonte, in pochi minuti si fa ritorno al punto di partenza.