Nel 1968 Giovanni “Nerone” Ceccarelli e Giancarlo Patuzzi, animatori del gruppo artistico “NP2” vincono il bando di concorso per la costruzione di un monumento da collocarsi accanto all’appena terminato Palazzo di Giustizia, con un progetto intitolato “Inox”. La realizzazione è possibile grazie ad una legge allora vigente, che prevedeva la destinazione di una percentuale del costo dell’intervento pubblico per un’opera d’arte ad esso collegata.
Nel 1969 la scultura venne inaugurata. Alta 21 metri, del peso di 20 tonnellate, è la prima opera d’arte nella quale si utilizza il cor-ten: si tratta di una lavorazione chimica che conferisce all’acciaio una particolare resistenza all’attacco degli agenti atmosferici.
Spiegano gli autori: “Alla massa orizzontale dell’edificio, contrapponiamo un elemento che si sviluppa in senso verticale. In corrispondenza con la zona superiore della facciata interveniamo con una forma molto pura in acciaio cor-ten a grandi superfici, che nasce da un basamento in cemento all’altezza della facciata inferiore. L’opera sviluppa il tema della giustizia con grandi lame in equilibrio.”